Recuperazione dati da una SSD

I dischi a  stato solido (dall’inglese Solid State Drive) sono quelli basati sulla memoria NAND Flash. Si chiamano dischi a stato solido, perchè sono carenti di elementi mobili, il che offre molteplici vantaggi se comparati ai classici sistemi tradizionali:

Maggiore velocità di lettura e cancellazione.

Sono più silenziosi.

Minor consumo energetico.

Sono più affidabili alle condizioni climatiche più avverse, alle cadute e alle vibrazioni.

• Sono dispositivi di misura più piccola, perchè composti da elementi di dimensione ridotta e sono carenti di parti meccaniche.

 

Questi vantaggi, fanno dei dischi a stato solido, le unità più appropriate ai dispositivi portatili. Oltre a presentare grandi vantaggi, presentano però anche alcuni inconvenienti:

 

 

Prezzo più alto rispetto ad un Hard Disk.

Risulta più resistente alle condizioni climatiche più avverse.  Ad esempio le perdite di dati nelle memorie flash, in alcuni casi sono irreversibili. Questo si deve al fatto che questi tipi di  memoria hanno un ciclo di vita determinato, da un numero massimo di letture e di scritture, cosi aumentando il rischio di perdita dei dati ovviamente.

• In caso di perdita di dati, il proceso di recuperazione è molto più complesso rispetto ad un Hard Disk, in quanto l’archiviazione dei file si realizza attraverso un algoritmo che ordina e distribuisce i dati in diverse memorie. Pertanto, essendo complicata la recuperazione dei file, bisogna rivolgersi a società di recupero dati specializzata e con capacità tecniche adeguate.

L’uso di questi dispositivi si è sviluppato negli ultimi tempi, grazie all’avanzamento sul mercato dei portatili di ultima generazione, gli ultrabooks, e grazie anche all’impegno di alcuni brand come Apple che hanno cominciato ad usarli nei propri dispositivi portatili.

 

A volte, le SSD sono assemblate come parte del dispositivo stesso, e quindi perdono una certa autonomia in quanto cessa di essere un dispositivo indipendente, che in base alle esigenze può essere cambiato per alcuni motivi, come la necessità  di maggiore capacità, prestazioni più elevate, etc.

Con la dicitura Hard Disk ibrido si vuole intendere un particolare supporto di memorizzazione informatico, basato sul concetto dei tradizionali hard disk, ma contenente anche una certa quantità di memoria flash (SSD), quindi non volatile.

Con la combinazione di queste tecnologie, si ottiene da questi dispositivi maggiore velocità di caricamento se comparato ad un HD e, inoltre, anche maggior volume di archiviazione.

Abitualmente, la parte Flash, è riservata al Sistema Operativo, in quanto è la parte che necessità più velocità di risposta, mentre la parte dell’archiviazione dei dati viene registrata nel Hard Disk tradizionale, in quanto richiede un maggior spazio d’archiviazione e l’accesso è meno frequente. Tuttavia, anche se questi dispositivi presentano notevoli vantaggi, dalla loro parte presentano anche alcuni svantaggi, perchè non cessa di essere un dispositivo con parti meccaniche, in caso di perdita dati, il processo è più complesso.